Chi mi conosce sa che da quando mi interesso alla cosa pubblica mi interesso al consumo di suolo. O meglio, mi interesso ai motivi per i quali è necessario bloccare il consumo di suolo e alle strategie attraverso le quali perseguire questo obiettivo.
Scrivo questo post perché ho trovato dei dati prodotti da Legambiente Lombardia riguardanti il consumo di suolo in tutti i comuni Lombardi, fotografati nel 1954, nel 1999 e nel 2007.
Prendo come riferimento la zona in cui vivo, che dalla maggior parte dei miei concittadini credo sia ritenuto il naturale raggio d’azione della propria vita quotidiana e di quella dei loro cari. Parlo, più precisamente, del territorio della Valle Olona (Cairate, Fagnano Olona, Gorla Maggiore e Gorla Minore, Solbiate Olona, Olgiate Olona, Marnate e Castellanza) e di Busto Arsizio.
Ho semplicemente preso i dati e li ho messi in fila. La prima fotografia è la seguente:
|
1954
|
1999
|
2007
|
BUSTO ARSIZIO
|
27,4%
|
59,3%
|
63,5%
|
CASTELLANZA
|
34,4%
|
72,5%
|
74,4%
|
GORLA MAGGIORE
|
7,1%
|
35,1%
|
38,3%
|
GORLA MINORE
|
8,5%
|
38,6%
|
42,0%
|
MARNATE
|
10,7%
|
50,8%
|
53,8%
|
OLGIATE OLONA
|
15,9%
|
67,1%
|
72,2%
|
SOLBIATE OLONA
|
10,6%
|
56,5%
|
63,7%
|
FAGNANO OLONA
|
13,5%
|
43,3%
|
54,3%
|
CAIRATE
|
8,7%
|
27,7%
|
29,2%
|
La tabella qui sopra descrive come è variata la superficie antropizzata in ciascuno dei comuni citati rispetto al totale della superficie comunale. Se nel 1954 solamente il 27,4% del territorio di Busto era antropizzato, nel 2007 la percentuale è cresciuta fino al 63,5%. I comuni più piccoli hanno visto una crescita ancora più forte, partendo da condizioni di minore antropizzazione: sono particolarmente impressionanti i casi di Olgiate e Solbiate Olona. In sintesi, e volendo semplificare, il rapporto tra aree antropizzate e aree con altra destinazione (aree agricoli, territori boscati e ambienti seminaturali, aree umide e corpi idrici – notare che la Valle Olona è attraversata dal fiume Olona) si è capovolto.
Quanto la crescita del territorio antropizzato è andata di pari passo con la crescita della popolazione? Poco, molto poco. Anzi, per niente. Ed è ovvio che lo sviluppo economico della nostra società non deve fermarsi al 1954, ma allo stesso tempo e da evitare un’antropizzazione slegata dalla realtà e dalle reali necessità economiche e sociali.
Guardiamo perciò ai trend.
La tabella qui sotto descrive la crescita percentuale della popolazione nei diversi comuni, tenendo come anno di riferimento il 1951:
|
1961
|
1971
|
1981
|
1991
|
2001
|
2011
|
BUSTO ARSIZIO
|
22,4
|
49,4
|
51,6
|
46,5
|
44,3
|
51,5
|
CASTELLANZA
|
19,6
|
47,8
|
56,9
|
53,5
|
43,5
|
40,3
|
GORLA MAGGIORE
|
18,2
|
27,7
|
52,4
|
71,4
|
80,3
|
89,4
|
GORLA MINORE
|
8,0
|
20,8
|
34,6
|
46,5
|
58,5
|
78,7
|
MARNATE
|
13,0
|
49,8
|
82,5
|
84,5
|
95,3
|
138,8
|
OLGIATE OLONA
|
24,9
|
72,4
|
87,0
|
101,8
|
116,4
|
144,7
|
SOLBIATE OLONA
|
17,3
|
41,8
|
51,8
|
73,0
|
101,9
|
101,4
|
FAGNANO OLONA
|
30,3
|
64,3
|
67,8
|
66,0
|
66,7
|
94,3
|
CAIRATE
|
26,5
|
51,9
|
55,6
|
50,7
|
57,9
|
69,3
|
Sono solamente tre (Marnate, Olgiate e Solbiate Olona) i casi in cui la popolazione, rispetto al 1951, è più che raddoppiata.
Nella tabella sottostante, la crescita del territorio antropizzato, tenendo come riferimento il 1954:
|
1999
|
2007
|
BUSTO ARSIZIO
|
116,8%
|
132,2%
|
CASTELLANZA
|
110,7%
|
116,2%
|
GORLA MAGGIORE
|
395,2%
|
440,7%
|
GORLA MINORE
|
351,9%
|
392,3%
|
MARNATE
|
374,1%
|
401,7%
|
OLGIATE OLONA
|
322,1%
|
353,9%
|
SOLBIATE OLONA
|
435,3%
|
503,0%
|
FAGNANO OLONA
|
219,4%
|
300,7%
|
CAIRATE
|
219,2%
|
235,7%
|
Come potete facilmente notare, non c’è nemmeno un comune in cui la crescita del territorio antropizzato sia inferiore al 100%. Ed esistono casi davvero eccezionali, con numeri da giramento di testa.
Facendo una media su tutti i comuni, tra il 1951 e il 2011 la popolazione è cresciuta del 64,7%. Il territorio antropizzato, tra il 1954 e il 2007, del 203%.
Concentrandoci sugli ultimi anni, tra il 2001 e il 2011 la popolazione è cresciuta del 6,5%. Il territorio antropizzato, tra il 1999 e il 2007 (quindi in un arco inferiore pari all’80% di quello utilizzato sulla popolazione) è cresciuto dell’8,6%. A spanne, più del 2% all’anno, il che ci fa ipotizzare che sui 10 anni si stata superata, verosimilmente e abbondantemente, la quota del 10 %. Quasi il doppio della crescita della popolazione.
Il consumo di suolo non si ferma. A mio modo di vedere, le proposte e le analisi più intelligenti in materia sono qui, coordinate e messe a disposizione da Giuseppe Civati.
S.
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