mercoledì 28 novembre 2012

Una casa comune


Siamo giunti fin qui: finalmente i democratici, i riformisti italiani, hanno un partito. Una casa comune, grande e nuova.
Walter Veltroni, 27 ottobre 2007, discorso del Lingotto
Non è di moda, di questi tempi, citare Walter Veltroni, rottamato da entrambi i candidati alla guida del centrosinistra. Ma la frase qui sopra è ciò a cui ho pensato quando è finito il dibattito televisivo tra Bersani e Renzi, questa sera. Ho pensato a quella frase, che sta sul mio attestato di fondatore del Partito Democratico.
Ho pensato che lì, che qui, mi sento a casa. E ho pensato che siamo stati bravi, nonostante i tanti errori, le troppe titubanze, le infinite resistenze – che durano tuttora – di una classe dirigente che non ne vuole sapere, tutte quelle cose che potevano essere fatte meglio. Ho pensato che siamo stati bravi ad arrivare fin qui.
Perché poi lo diamo per scontato, quando scontato non lo è. Sia sufficiente pensare ai pullman di Samorì («s’annamo a divertì, Samorì, Samorì»), alle urla di Santanchè, al dinosauro di Berlusconi, e alla «Berlusconi generation». E poi al Monti tirato per la giacchetta, e al nuovo – si fa per dire – Luca Cordero di Montezemolo. E «uno vale uno», la retorica della «rete». «Mia moglie non è mia moglie». Di Pietro Presidente della Repubblica, diceva quel tale.
Nel frattempo costruivamo le primarie per la leadership del centrosinistra. Primarie che, appunto, sono la struttura portante di questa casa «comune, grande e nuova», che ha le propria fondamenta nella partecipazione e nel confronto, e forse è proprio per questo che amiamo chiamarci «democratici».
Nota bene: domani è un altro giorno, e i tifosi di Renzi e Bersani riprenderanno il dibattito sulle regole delle primarie.
A Solbiate - note per il ballottaggio
Il ballottaggio si svolgerà, domenica 2 dicembre, al Centro Socioculturale, dalle 8 alle 20. 
Chi ha votato al primo turno, o comunque si è registrato, ricordi di portare la Carta d'Identità e il certificato rilasciato al primo turno, sul quale si trova il tagliando per votare al secondo turno.
Chi non si è registrato può chiedere informazioni scrivendo a info@partitodemocraticovarese.it.

domenica 25 novembre 2012

Primarie, i risultati a Solbiate

Post telegrafico, solamente per comunicare i risultati.

138 votanti, nuovo record per Solbiate, dove si era fermi a 130.

Ha vinto Renzi, con 62 preferenze (44,9%). Seguono Bersani con 50 (36,2%), Vendola con 17 (12,3%), Puppato con 9 (6,5%) e Tabacci con 0.

Un ringraziamento particolare a tutti i volontari che hanno permesso che si realizzasse questa bella giornata di democrazia e partecipazione.

lunedì 19 novembre 2012

Che cosa ho capito sui gassificatori

Avrete letto tutti dell'idea di costruire un gassificatore a Solbiate (qui l'articolo di VareseNews). 
Come prima cosa, per farmi un'idea un po' più precisa, ho discusso con Gianluca Ruggieri - che ringrazio -, Ricercatore dell'Università dell'Insubria e membro della commissione del corso di Master RIDEF del Politecnico di Milano.

Gianluca, puoi spiegare a una persona come me, che non ha competenze tecniche particolari, che cos'è un gassificatore?


Partiamo da un concetto, quello di combustione. In termini tecnici la combustione è un processo in cui un combustibile viene combinato con un comburente, normalmente l'ossigeno presente nell'aria. Alla fine del processo, ogni singolo atomo che compone il combustibile si combina con l'ossigeno; ad esempio tutto il carbonio C diventa anidride carbonica CO2 e tutto l'idrogeno H diventa acqua H2O. Se il combustibile presenta molecole complesse o lunghe, è necessario prima che queste molecole si spezzino in molecole più semplici. Se, invece, bruci della legna in un caminetto, i due processi sono contemporanei; lo stesso succede in un inceneritore di rifiuti classico, o in una centrale a biomassa legnosa tradizionale. 

Un gassificatore è un impianto in cui si svolgono due processi separatamente: in un primo step si scalda il combustibile in presenza di poco ossigeno, ottenendo molecole leggere, tipicamente metano e altri gas idrocarburi semplici. In un secondo step, questa miscela di gas viene messa a contatto con grandi quantità di ossigeno e quindi viene di fatto combusta.

Nel caso del gassificatore, sembra che il processo sia più semplice.


Infatti, se l'impianto è fatto bene non dovrebbe portare a emissioni nocive particolari: la legna è di per se una materia prima facile da bruciare (rispetto a rifiuti) perché è meno irregolare. Inoltre in un gassificatore si possono controllare le condizioni in tempo reale.


Fino a questo punto ci hai dato solo buone notizie, come ha fatto il nostro sindaco, recentemente, a mezzo stampa. Anche se ci sembra di rilevare un'incongruenza riguardante la combustione...


Esatto: nel pezzo di VareseNews c'è scritto che nei gassificatori non avviene il processo di combustione, ma non è così, perché avviene la combustione di gas. E ci sono emissioni di CO2.


Spesso si sente parlare di "filiera corta", in questo caso della legna. Non alberi abbattuti ma «in forma di pellet o di sottobosco», leggiamo. 


Chi assicura che non saranno abbattuti alberi? E, nel caso opposto, da dove viene acquistato il pellet? Viene dalla Bielorussia o dalla Valcuvia? Ci sono contratti a lungo termine? Perché tutto quello che viene portato da lontano arriva su camion e quindi si genera traffico ed emissioni da motore diesel.


Messa giù così, la situazione sembra essersi capovolta. Dove sono gli aspetti positivi? Un risparmio economico - «del 50% per gli edifici comunali e del 30% per quelli privati» - è realizzabile?


Ovviamente questo è possibile, dipende dalla potenza dell'impianto. Al momento la produzione di energia elettrica in questo modo è conveniente, in virtù degli incentivi pubblici. Il calore prodotto anzichè essere disperso, può essere utilizzato per riscaldare edifici. Ovviamente questo vale soprattutto per l'inverno. In estate se ne recupera una parte limitata, per il riscaldamento dell'acqua calda sanitaria.

   
E nel caso non fosse più economico, è corretto sostenere che in ogni caso queste strutture non possono essere trasformate «in un inceneritore di rifiuti o in un altro tipo di centrale»?

In realtà, tecnicamente, tutto è possibile. Ovviamente ci sono procedure di autorizzazione complesse, ma non si può dire che la cosa non sia possibile. In definitiva, quindi, bisogna valutare tutti gli impatti, non solo quello che esce dalla ciminiera, e capire cosa succede se per caso dovesse aumentare il prezzo della legna.


S.

mercoledì 14 novembre 2012

Voci noiose a Solbiate


Il mio filosofo preferito, Forrest Gump, diceva che la vita è come una scatola di cioccolatini, non sai mai quello che ti capita. È una frase geniale, perché il suo senso viene stabilito da chi legge: gli ottimisti sono elettrizzati, i pessimisti atterriti e i cosiddetti realisti ci vedono la conferma che tutto è stabilito dal caso. C’è sempre però un margine di indefinito che in un modo o nell’altro attira. Mi sa però che Forrest non è mai stato a Solbiate Olona e non si è mai intrattenuto con i nostri notabili e con le loro chiacchiere scontate e ripetute, i loro autoincensamenti, la loro indefessa volontà di attaccare l’avversario, possibilmente sul piano personale. Faccio ammenda su quest’ultima parte, l’ho fatto anche io un paio di volte e ho utilizzato dei termini forti. A mia discolpa posso dire che non erano rivolti alle persone ma alle loro decisioni, in ogni caso è una cosa che credo non farò mai più. Rende antipatici e soprattutto annoia.
Difatti, quando ho letto l’ultimo numero della “Voce solbiatese” la mia impressione è stata proprio questa: “che palle!”. Un numero stampato apposta per attaccare l’avversario politico, spesso sul piano personale, e per incensare la figura mitologica del nostro sindaco, cui manca solo di essere elevato agli altari quando è ancora in vita, tipo Padre Pio o Madre Teresa. Apro una piccola parentesi: la personalizzazione della politica e la sua centralizzazione è già passata di moda e ha lasciato dietro di sé i disastri che conosciamo, lasciate perdere e guardate avanti.
Non entro nel dettaglio delle critiche rivolte alla minoranza in consiglio, saranno loro a farlo se lo ritengono opportuno. Posso dire che spesso ci siamo uniti alle critiche o le abbiamo provocate: la nostra posizione riguardo al CAG e alla piscina è nota, crediamo che la vicenda che ha riguardato Yacine Sall si poteva gestire meglio e in generale siamo stati sempre contrari alla volontà della nostra amministrazione di assecondare i privati a scapito della collettività. Se adesso vi sentite sfuggire dalle mani il consenso della associazioni forse un motivo ci sarà. Direte, nel migliore dei casi, che la congiuntura internazionale, il patto di stabilità e la stretta economica complessiva non lasciava altra scelta, mentre nel peggiore dei casi ci darete nuovamente degli idioti oppure dei falliti, come avete recentemente fatto con la minoranza in consiglio. Una cosa è certa, la vostra capacità dialettica è molto povera, perché quando passi all’insulto vuol dire che hai finito gli argomenti.
Ci sono alcune cose però su cui volevo soffermarmi, soprattutto il tentativo, peraltro non nuovo (ripeto, non c’è niente che possa sorprendere), di far passare come una vostra vittoria qualcosa che evidentemente non lo è: la piscina secondo voi doveva riaprire dopo nove giorni e non dopo nove mesi; il CAG è stato chiuso per far posto ai privati e non per salvaguardare l’integrità educativa dei nostri ragazzi; la difesa dell’acqua pubblica non è certo una cosa che vi siete inventati voi, anzi. Volevo ricordare all’editorialista della Voce, chiunque esso sia, che alla riunione a Varese per organizzare la raccolta firme per il referendum di abrogazione della legge c’eravamo io e Antonello Colombo di Progetto Solbiate, che più di tutti si è prodigato per far andare in porto questo tentativo. Non c’erano altri esponenti della vita politica solbiatese, men che meno qualcuno del gruppo amministrativo in carica. Di più, avevamo chiesto una presa di posizione ufficiale da parte dei nostri amministratori contro la privatizzazione dell’acqua ma ovviamente non siamo stati ascoltati.
Vogliamo poi parlare di partiti? C’è già qualcuno a Solbiate che considera criminale chiunque abbia una tessera di partito, neanche fossimo affiliati alla malavita organizzata, ci mancava anche (nemmeno questa è una novità) di essere accusati delle malefatte vere o presunte dei nostri partiti di riferimento, come se fossimo dei decerebrati senza volontà che possono solo obbedire. Il PD è stato troppo timido nel difendere l’acqua pubblica, mentre altri partiti, tra cui il PdL, erano invece sostanzialmente a favore della privatizzazione. Questo però non ha impedito che ci fosse una mobilitazione trasversale ai partiti contro la privatizzazione dell’acqua. Dire: “voi siete a favore della privatizzazione perché i vostri partiti lo sono, mentre noi siamo contrari perché non abbiamo partiti sopra la testa” è una stupidaggine, smentita clamorosamente dalla realtà dei fatti. Senza contare che almeno un paio di assessori sono del PdL, anche se il simbolo del partito alle ultime elezioni è andato ad altri. Ricordo benissimo la lettera scritta ai loro referenti territoriali dalla sezione solbiatese del PdL, di cui facevano parte i suddetti assessori, che criticava pesantemente (e giustamente) la scelta dell’assegnazione del simbolo. Quindi neanche l’amministrazione è “immune” dal riconoscersi in qualche partito, pertanto se fosse vera (ma non lo è) la vostra teoria vorrebbe dire che anche un paio di assessori sono dei decerebrati che prendono ordini da altri, ma non è così.
L’ultima cosa, questa davvero strana, riguarda la totale assenza nella vostra filippica di qualsiasi cosa riguardi il PGT, che evidentemente non è tra le cose di cui vi vantate. In questo caso non posso che darvi ragione, non c’è proprio niente di cui vantarsi.
Ma veniamo al succo di tutta la questione, perché questo attacco al grido “siete dei bugiardi falliti”? Per avere consenso, evidentemente. Pensate che la ragione sia di chi grida più forte, di chi mostra più muscoli, di chi possiede le armi della propaganda. Tra queste senza dubbio c’è l’azzeramento dell’IMU: chi se ne frega se il comune rischia di andare in difficoltà per le mancate entrate, l’importante è che ci rivotino. Vogliamo poi parlare delle opere di compensazione di Pedemontana? Meglio di no.
Sono un idiota fallito, ecco, me lo dico da solo, così vi risparmiate la fatica e non rischiate di annoiare la gente. Il vostro prossimo cioccolatino sarà probabilmente la riconferma in amministrazione (tempo fa avevo detto che avrebbe vinto il Movimento 5 stelle, ma ovviamente stavo scherzando), buon per voi. L’unica cosa che vi chiedo, se dovesse davvero capitare, è di sostituire chi scrive gli editoriali della Voce, perché davvero non si può reggere.

Ivan

sabato 10 novembre 2012

Ma le primarie, a Solbiate?

Tempi molto stretti per far partire tutta la macchina, ma ce l'abbiamo fatta.

Le primarie del centrosinistra, a questo giro, prevedono una registrazione che comporta il rilascio di una scheda personale, necessaria al momento della votazione. La registrazione può essere fatta sia al momento del voto, il 25 novembre, sia in momenti precedenti al voto. Siccome il procedimento di registrazione prevede alcuni passaggi, per evitare il formarsi di code terremo aperto "l'ufficio elettorale" in due occasioni precedenti al giorno delle primarie.

L'ufficio elettorale sarà aperto:

  • Durante la mattinata di domenica 11 novembre, presso la piazza di Solbiello. [Annullato a causa del maltempo].
  • Durante la mattinata di domenica 18 novembre, presso la piazza della Chiesa parrocchiale.
In base alle condizioni meteorologiche e all'afflusso di persone, valuteremo l'opportunità di prolungare l'orario di apertura anche nel primo pomeriggio. E' necessario presentarsi con il certificato elettorale e un documento di identità.

Le elezioni vere e proprie si terranno il 25 novembre e l'eventuale ballottaggio il 2 dicembre. In entrambe le date apriremo i seggi presso il Centro Socioculturale, in via Patrioti, 31.

Per qualsiasi chiarimento ci sono tre strade percorribili (meglio se in quest'ordine):
  1. scrivere un commento a questo post;
  2. mandare una mail a pdsolbiateolona@gmail.com;
  3. telefonare al 3487256031 (Stefano).
Oltre alle regole, però, c'è la discussione politica. E il blog rimane a disposizione dei contributi di tutti, anche di chi alle primarie non ci verrà. Ci sono i commenti e, appunto, la mail a cui scrivere.

S.

giovedì 1 novembre 2012

Cosa è successo al consiglio comunale di ieri

Sarà la vicinanza a un weekend lungo, sarà la scarsa partecipazione di pubblico e di amministratori - non erano presenti ben quattro consiglieri di maggioranza - il Consiglio Comunale di ieri rischia di finire velocemente nel dimenticatoio, nonostante siano successe alcune cose interessanti.
In primo luogo, la variazione di bilancio che è stata adottata ieri - di modesta entità -, comportando la verifica delle prospettive riguardanti il rispetto del patto di stabilità, ha messo in evidenza che sarà difficile che ciò avvenga. In particolare, il rispetto del patto sembra essere messo in serio dubbio da due elementi: un ulteriore taglio di 200.000 euro al bilancio comunale imposto dallo Stato - comunicato ieri, per il quale l'assessore Gadda si è detto molto amareggiato - e le difficoltà nell'escussione della fideiussione pari a un milione di euro legata alle questioni della piscina comunale. Gadda si è detto molto sfiduciato, ma il sindaco Melis ha garantito che l'escussione in sé non è in dubbio, sono in dubbio i tempi. Le minoranze hanno sottolineato un punto e cioè che il patto di stabilità poteva essere non rispettato negli anni scorsi senza incorrere in sanzioni gravi, così da effettuare investimenti che, nel tempo, avrebbero generato dei flussi di cassa (si è parlato soprattutto di efficienza energetica). E in effetti, per quanto non si possa tornare indietro nel tempo, l'escussione della fideiussione - se avverrà, quando avverrà - costituisce un'entrata straordinaria, che risolve solo temporaneamente il problema, a meno che non cambi il contesto economico europeo. In sostanza, se non si fanno investimenti, prima o poi, ci ritroveremo con il medesimo problema, nonostante la fideiussione, perché non sono garantiti dei flussi finanziari stabili in entrata.
Dal primo gennaio, è stato deciso ieri, il dott. Guerra non sarà più il nostro Segretario comunale (un saluto, dottor Guerra). L'amministrazione ha infatti proposto di rescindere la convenzione in atto per attivarne una nuova con il Comune di Canegrate. Risparmieremo qualche soldo, circa 4.000 euro all'anno, dato che al momento vengono spesi 24.485 euro e con la nuova convenzione ne spenderemo 20.535 euro. Ma il fatto che ieri l'amministrazione stessa non avesse fatto i conti precisi sulla cifra risparmiata, e il fatto che il risparmio sia di un importo tale che non sembra paragonabile a un'esperienza pluriennale di servizio in una determinata struttura, fanno intendere che vi siano, probabilmente, altri motivi, legati ai rapporti tra l'attuale Segretario comunale e l'amministrazione.
S.